Ciao gente! come và?
Oggi vi suggerisco un pezzo interessante pubblicato su www.calcioefinanza.it
Si parla della situazione economica del Milan, se siete supporters rossoneri vi interesserà parecchio!
CLICCA SUL LINK QUI IN BASSO PER LEGGERE L'ARTICOLO!
A PRESTO!
IL RESCA
http://www.calcioefinanza.it/milan-costi-di-gestione-ammortamenti-plusvalenze-bilancio-2013-adriano-galliani/
Il Blog sul calcio che conta! Ciao! Sono Andrea, classe 91, lavoro in una agenzia di comunicazione e come tanti di voi scommetto, amo questo sport meraviglioso. Il calcio fa parte della mia vita e appena ho un attimo di tempo mi fiondo da queste parti. Se non avete di meglio da fare buttate un occhio qua dentro! VI ASPETTO!
mercoledì 30 aprile 2014
martedì 29 aprile 2014
lunedì 28 aprile 2014
GIANA ERMINIO: è LEGA PRO!
Vivo a 10 minuti da Gorgonzola, provincia di Milano, non potevo non dedicare un pò di spazio ad una città che mi ha in un certo senso adottato.
Aspetta, per alcuni di voi il gorgonzola è solo un formaggio, mi sto riferendo ad una città in provincia di Milano, una cittadina dove ho molti amici e molti ricordi, avendo giocato nella squadra dell'oratorio.
I suoi quasi 20.000 abitanti ieri hanno vissuto una giornata di grande orgoglio; la storica società calcistica del paese, Giana Erminio, è stata promossa con una giornata di anticipo in Lega pro (ex serie C), un risultato straordinario raggiunto al termine di un campionato dominato dalla prima all'ultima giornata.
nonostante il calo delle ultime gare, i ragazzi di Cesare Albè sono stati premiati dopo i tanti sacrifici e possono ora gioire di un risultato storico per la città.
Fino ad oggi la Giana Erminio aveva militato esclusivamente nel calcio dilettantistico, dal prossimo anno potrà confrontarsi con squadre quali Vicenza, Cremonese e altre realtà che hanno toccato anche la serie A, un bel salto!
La mia bacheca di Facebook ieri era completamente intasata da messaggi di amici gorgonzolesi, giustamente esaltati e fieri del loro squadrone; grandissima la t-shirt "non C credo" che ha colorato ogni momento e ogni scatto della festa.
Non capita tutti i giorni di vedere una piccola città come questa riuscire a raggiungere il calcio professionistico, è una favola, di quelle che piace sempre sentire, una favola che racconta di tanti sacrifici, di allenamenti, di campo e di sudore, di umiltà e coraggio, tutte cose che ahimè, si perdono spesso scalando le categorie.
Io non sono di Gorgonzola, ma sono veramente felice di questo grande traguardo, diciamo che un pò mi sento Gorgonzolese dai, è la mia seconda città, i miei amici potranno confermarlo!
Che altro dire... FORZA GIANA!!!!
A PRESTO GENTE
IL RESCA
Aspetta, per alcuni di voi il gorgonzola è solo un formaggio, mi sto riferendo ad una città in provincia di Milano, una cittadina dove ho molti amici e molti ricordi, avendo giocato nella squadra dell'oratorio.
I suoi quasi 20.000 abitanti ieri hanno vissuto una giornata di grande orgoglio; la storica società calcistica del paese, Giana Erminio, è stata promossa con una giornata di anticipo in Lega pro (ex serie C), un risultato straordinario raggiunto al termine di un campionato dominato dalla prima all'ultima giornata.
nonostante il calo delle ultime gare, i ragazzi di Cesare Albè sono stati premiati dopo i tanti sacrifici e possono ora gioire di un risultato storico per la città.
Fino ad oggi la Giana Erminio aveva militato esclusivamente nel calcio dilettantistico, dal prossimo anno potrà confrontarsi con squadre quali Vicenza, Cremonese e altre realtà che hanno toccato anche la serie A, un bel salto!
La mia bacheca di Facebook ieri era completamente intasata da messaggi di amici gorgonzolesi, giustamente esaltati e fieri del loro squadrone; grandissima la t-shirt "non C credo" che ha colorato ogni momento e ogni scatto della festa.
Non capita tutti i giorni di vedere una piccola città come questa riuscire a raggiungere il calcio professionistico, è una favola, di quelle che piace sempre sentire, una favola che racconta di tanti sacrifici, di allenamenti, di campo e di sudore, di umiltà e coraggio, tutte cose che ahimè, si perdono spesso scalando le categorie.
Io non sono di Gorgonzola, ma sono veramente felice di questo grande traguardo, diciamo che un pò mi sento Gorgonzolese dai, è la mia seconda città, i miei amici potranno confermarlo!
Che altro dire... FORZA GIANA!!!!
A PRESTO GENTE
IL RESCA
domenica 27 aprile 2014
L'incubo di Steve
Non oso neanche immaginare che momento stia vivendo Steven Gerrard, capitano e bandiera del Liverpool che oggi pomeriggio con un suo clamoroso errore ha probabilmente compromesso una stagione intera.
Proprio lui che più di tutti sta inseguendo quel titolo che manca ormai ai Reds da 24 anni, proprio lui che più di tutti si meriterebbe questa benedetta Premier, si proprio lui, Steven Gerrard.
Dopo la sconfitta di oggi contro il Chelsea infatti, la squadra di Brendan Rodgers non ha più il destino tra le sue mani, ora è il Manchester City ad essere padrone del suo di destino, se la squadra di Pellegrini dovesse vincere la gara di oggi (quasi vinta contro il C.Palace) e l'altro recupero che gli manca, raggiungerebbe a quota 80 il Liverpool ma sarebbe primo per la differenza reti, in attesa delle ultime due giornate!
Ma Mourinho ha voluto complicare ulteriormente questa Premier già fantastica quest'anno, i Blues sono giustamente concentrati sul ritorno della semifinale di Champions e difficilmente potranno avere la meglio in campionato.
Oggi il Chelsea ha fatto 2 tiri in porta in tutta la partita, si è difeso in maniera perfetta contro il miglior attacco della Premier e ha portato a casa una vittoria storica, non tanto per il Chelsea quanto per il Liverpool, una partita che forse, i tifosi Reds, ricorderanno amaramente per molto tempo.
Da appassionato di calcio non riesco proprio ad immaginare come dopo una stagione del genre, il Liverpool possa gettare all'aria una favola straordinaria, per di più a causa di un errore del suo giocatore più rappresentativo, non può essere vero dai! sembra proprio un incubo...
spero che i tifosi del Liverpool e Gerrard possano svegliarsi e scoprire che è stato solo un brutto sogno.
CIAO GENTE!
IL RESCA
Proprio lui che più di tutti sta inseguendo quel titolo che manca ormai ai Reds da 24 anni, proprio lui che più di tutti si meriterebbe questa benedetta Premier, si proprio lui, Steven Gerrard.
Dopo la sconfitta di oggi contro il Chelsea infatti, la squadra di Brendan Rodgers non ha più il destino tra le sue mani, ora è il Manchester City ad essere padrone del suo di destino, se la squadra di Pellegrini dovesse vincere la gara di oggi (quasi vinta contro il C.Palace) e l'altro recupero che gli manca, raggiungerebbe a quota 80 il Liverpool ma sarebbe primo per la differenza reti, in attesa delle ultime due giornate!
Ma Mourinho ha voluto complicare ulteriormente questa Premier già fantastica quest'anno, i Blues sono giustamente concentrati sul ritorno della semifinale di Champions e difficilmente potranno avere la meglio in campionato.
Oggi il Chelsea ha fatto 2 tiri in porta in tutta la partita, si è difeso in maniera perfetta contro il miglior attacco della Premier e ha portato a casa una vittoria storica, non tanto per il Chelsea quanto per il Liverpool, una partita che forse, i tifosi Reds, ricorderanno amaramente per molto tempo.
Da appassionato di calcio non riesco proprio ad immaginare come dopo una stagione del genre, il Liverpool possa gettare all'aria una favola straordinaria, per di più a causa di un errore del suo giocatore più rappresentativo, non può essere vero dai! sembra proprio un incubo...
spero che i tifosi del Liverpool e Gerrard possano svegliarsi e scoprire che è stato solo un brutto sogno.
CIAO GENTE!
IL RESCA
giovedì 24 aprile 2014
Se allenassi CR7 sarei bravo come Carletto!
Quanto conta nel calcio di oggi la mano dell'allenatore?
E' una bella domandina questa; quante discussioni ho avuto su questo tema non me lo ricordo nemmeno.
Vi dico subito la mia ragazzi, secondo me in percentuale contano di gran lunga di più i calciatori, i giocatori che un allenatore ha a disposizione; facciamo un 70 contro un 30 percento.
siete d'accordo?, no?, vediamo di rifletterci sopra un pò.
Se ci pensate bene sono pochi i casi di grandi traguardi raggiunti con rose di media qualità:
Arsenal; Wenger è alla guida dei Gunners dal 1996, ha vinto 3 Campionati, l'ultimo nel 2003, da quasi 11 anni non alza più un trofeo, non è un bravo allenatore?, io non credo,
semplicemente ha dovuto fare i conti con i quattrini di Abramovich, degli arabi del City ecc ecc..
L'Arsenal ha sempre offerto un bel gioco, a tratti spettacolare nel corso delle stagioni ma non ha mai avuto una rosa competitiva al 100 percento per poter vincere, è colpa di Wenger?
Udinese; altra realtà ma molto simile a quella londinese, il Wenger dell'Udinese si chiama Guidolin, un tecnico che è sempre apparso ad un passo dall'approdare in una big, ma evidentemente non ha mai convinto del tutto o forse, molto più probabile, non ha mai avuto la fortuna di finire in un Milan o in una Juve di turno, chissà forse oggi sarebbe lui a vincere 3 scudetti di fila sulla panchina bianconera, è fantacalcio lo so ma non prendetemi troppo sul serio.
Zeman: su Zeman si potrebbe scrivere all'infinito, una vera icona del calcio moderno, un personagio a dir poco eclettico che ha fatto discutere migliaia di appasionati di calcio, uno come lui o lo stimi o lo detesti; ha allenato tantissimi club ma mai squadre di primissima fascia,
non ha mai vinto uno scudetto, una champions o che altro, ma possiamo dire che non è (non è stato) un ottimo allenatore? Io non lo dico!
Alcuni di voi si ricordano sicuramente il "Foggia dei miracoli" dei primi anni novanta, l'allenatore ceco portò la squadra pugliese in seria A e ottenne in 3 anni, 2 noni posti e un undicesimo posto sfiorando la coppa Uefa, non aveva uno squadrone ve lo assicuro!
Per quanto spregiudicato il calcio di Zeman è stato spettacolare e lo ha portato comunque a raggiungere grandi traguardi, sempre navigando con squadre di medio-bassa statura, ricordiamocelo.
Spalletti: Lucianone Spalletti è un grande allenatore, eppure ha vinto poco rispetto ai vari Ancelotti, Capello, Mourinho; quando prese la Roma nel 2005, la squadra giallorossa era in crisi nera, riuscì a risollevare le sorti della famiglia Sensi trainando la Roma al secondo posto e sfiorando negli anni successivi uno scudetto.
Adesso non voglio fare quello che vuole smontare i grandi allenatori del calcio mondiale, state tranquilli, però vi propongo uno spunto sui cui riflettere o discuterne al bar (forse è meglio la seconda), se Mancini non avesse avuto un certo Zlatan Ibrahimovic (per dirne uno su tutti) avrebbe vinto i campionati con l'Inter? e se al posto di Mancini ci fosse stato Carletto Mazzone, non avrebbe vinto comunque? secondo me si.
Capello ha vinto tutto con il Milan, ha vinto con Van Basten, Gullit, Baresi, Maldini, Rjikard; quando tornò al Milan nel 1996/1997, si trovò Kluivert, Beloufà e Smoje e non vinse nulla quell'anno, fu esonerato.
Ancelotti ha vinto 2 champions league con il Milan, con Sheva, Inzaghi, Rui Costa, Kakà, Pirlo...
Il tanto vituperato Allegri ha raggiunto un terzo posto nella stagione 2012/13 con giocatori non proprio simili a questi, eppure Allegri non è un bravo allenatore, non sia mai!
Provate a dare ad Allegri, a Spalletti, a Wenger, una rosa composta da fuoriclasse assoluti, poi ne riparliamo.
Questa è la storia ragazzi, i "grandi" allenatori vanno dove sanno di poter contare su una squadra forte e su un presidente non proprio povero.
Avevo esordito dicendo che vi sono delle eccezioni anche alla mia "Teoria"; e ci sono si, abbiamo sotto gli occhi quello che sta facendo Simeone con l'Atletico Madrid, in semifinale di Champions e prima nella Liga con una squadra qualitativamente inferiore alle concorrenti, tanto di cappello.
Poi c'è Mourinho, non lo sopporto, ma questo lo sapete già credo, anche lui ha spesso vinto anche grazie a calciatori devastanti, però devo ammettere che ci mette sempre qualcosa di suo senza subbio, un tocco in più, accettare il Chelsea quest'anno è stata una scelta molto coraggiosa in quanto la squadra di Abramovich non era certamente la più attrezzata per vincere, ora è in piena corsa sia per la Premier che per la Champions.
Infine, in casa nostra abbiamo l'allenatore della Roma, Garcia, sta dimostrando grande talento il francese e speriamo che la società lo sostenga economicamente altrimenti farà la fine di Wenger, tanto bel gioco ma poche vittorie...
Perchè alla fine sono quelle che fanno un "grande" allenatore, non è vero?
VOI COSA NE PENSATE?
CIAO GENTE
IL RESCA
E' una bella domandina questa; quante discussioni ho avuto su questo tema non me lo ricordo nemmeno.
Vi dico subito la mia ragazzi, secondo me in percentuale contano di gran lunga di più i calciatori, i giocatori che un allenatore ha a disposizione; facciamo un 70 contro un 30 percento.
siete d'accordo?, no?, vediamo di rifletterci sopra un pò.
Se ci pensate bene sono pochi i casi di grandi traguardi raggiunti con rose di media qualità:
Arsenal; Wenger è alla guida dei Gunners dal 1996, ha vinto 3 Campionati, l'ultimo nel 2003, da quasi 11 anni non alza più un trofeo, non è un bravo allenatore?, io non credo,
semplicemente ha dovuto fare i conti con i quattrini di Abramovich, degli arabi del City ecc ecc..
L'Arsenal ha sempre offerto un bel gioco, a tratti spettacolare nel corso delle stagioni ma non ha mai avuto una rosa competitiva al 100 percento per poter vincere, è colpa di Wenger?
Udinese; altra realtà ma molto simile a quella londinese, il Wenger dell'Udinese si chiama Guidolin, un tecnico che è sempre apparso ad un passo dall'approdare in una big, ma evidentemente non ha mai convinto del tutto o forse, molto più probabile, non ha mai avuto la fortuna di finire in un Milan o in una Juve di turno, chissà forse oggi sarebbe lui a vincere 3 scudetti di fila sulla panchina bianconera, è fantacalcio lo so ma non prendetemi troppo sul serio.
Zeman: su Zeman si potrebbe scrivere all'infinito, una vera icona del calcio moderno, un personagio a dir poco eclettico che ha fatto discutere migliaia di appasionati di calcio, uno come lui o lo stimi o lo detesti; ha allenato tantissimi club ma mai squadre di primissima fascia,
non ha mai vinto uno scudetto, una champions o che altro, ma possiamo dire che non è (non è stato) un ottimo allenatore? Io non lo dico!
Alcuni di voi si ricordano sicuramente il "Foggia dei miracoli" dei primi anni novanta, l'allenatore ceco portò la squadra pugliese in seria A e ottenne in 3 anni, 2 noni posti e un undicesimo posto sfiorando la coppa Uefa, non aveva uno squadrone ve lo assicuro!
Per quanto spregiudicato il calcio di Zeman è stato spettacolare e lo ha portato comunque a raggiungere grandi traguardi, sempre navigando con squadre di medio-bassa statura, ricordiamocelo.
Spalletti: Lucianone Spalletti è un grande allenatore, eppure ha vinto poco rispetto ai vari Ancelotti, Capello, Mourinho; quando prese la Roma nel 2005, la squadra giallorossa era in crisi nera, riuscì a risollevare le sorti della famiglia Sensi trainando la Roma al secondo posto e sfiorando negli anni successivi uno scudetto.
Adesso non voglio fare quello che vuole smontare i grandi allenatori del calcio mondiale, state tranquilli, però vi propongo uno spunto sui cui riflettere o discuterne al bar (forse è meglio la seconda), se Mancini non avesse avuto un certo Zlatan Ibrahimovic (per dirne uno su tutti) avrebbe vinto i campionati con l'Inter? e se al posto di Mancini ci fosse stato Carletto Mazzone, non avrebbe vinto comunque? secondo me si.
Capello ha vinto tutto con il Milan, ha vinto con Van Basten, Gullit, Baresi, Maldini, Rjikard; quando tornò al Milan nel 1996/1997, si trovò Kluivert, Beloufà e Smoje e non vinse nulla quell'anno, fu esonerato.
Ancelotti ha vinto 2 champions league con il Milan, con Sheva, Inzaghi, Rui Costa, Kakà, Pirlo...
Il tanto vituperato Allegri ha raggiunto un terzo posto nella stagione 2012/13 con giocatori non proprio simili a questi, eppure Allegri non è un bravo allenatore, non sia mai!
Provate a dare ad Allegri, a Spalletti, a Wenger, una rosa composta da fuoriclasse assoluti, poi ne riparliamo.
Questa è la storia ragazzi, i "grandi" allenatori vanno dove sanno di poter contare su una squadra forte e su un presidente non proprio povero.
Avevo esordito dicendo che vi sono delle eccezioni anche alla mia "Teoria"; e ci sono si, abbiamo sotto gli occhi quello che sta facendo Simeone con l'Atletico Madrid, in semifinale di Champions e prima nella Liga con una squadra qualitativamente inferiore alle concorrenti, tanto di cappello.
Poi c'è Mourinho, non lo sopporto, ma questo lo sapete già credo, anche lui ha spesso vinto anche grazie a calciatori devastanti, però devo ammettere che ci mette sempre qualcosa di suo senza subbio, un tocco in più, accettare il Chelsea quest'anno è stata una scelta molto coraggiosa in quanto la squadra di Abramovich non era certamente la più attrezzata per vincere, ora è in piena corsa sia per la Premier che per la Champions.
Infine, in casa nostra abbiamo l'allenatore della Roma, Garcia, sta dimostrando grande talento il francese e speriamo che la società lo sostenga economicamente altrimenti farà la fine di Wenger, tanto bel gioco ma poche vittorie...
Perchè alla fine sono quelle che fanno un "grande" allenatore, non è vero?
VOI COSA NE PENSATE?
CIAO GENTE
IL RESCA
mercoledì 23 aprile 2014
Scartato dal Genoa, ad un passo dalla finale di Champions con il Bayern
Sono quelle storie che di solito ti fanno esclamare: "Pazzesco!"
Fino al 2011 questo ragazzo brasiliano classe 85 militava nella nostra serie A, non nel Milan, nella Juve o nell'Inter ma nel Genoa; con tutto il rispetto per una società storica come quella ligure.
Oggi, proprio in questo istante per l'esattezza, si trova al Bernabeu e sta disputando una semifinale di Champions League con la maglia del Bayern Monaco contro il Real di CR7, Di maria, Benzema e gli altri.
Una platea leggermente diversa da quella che offre il Marassi di Genova...
Lo scarto del Genoa sta dimostrando con il club tedesco di essere un grande terzino capace di guadagnarsi la maglia da titolare in un top club qual'è quello allenato da Guardiola.
E quindi mi domando, ma se il Bayern Monaco e Pep Guardiola lo fanno giocare titolare contro il Real Madrid, per quale stravagante ragione il Genoa ha deciso di liberarsene come fosse una scarpa vecchia??
Per la cronaca, il trasferimento è costato al Bayern circa 5 milioni di euro e per come sta rendendo il difensore brasiliano è stato un affare, un grande affare! Non per il Grifone però che a quel punto avrebbe potuto farsi pagare qualcosina in più...
Viene proprio da dire: "Pazzesco!"
CIAO GENTE
IL RESCA
martedì 22 aprile 2014
George Best
Nella homepage del mio blog c'è una frase che scorre, l'avete notata?, è una frase di George Best, ve la riporto qui per non farvi perdere tempo:
"Io so giocare a calcio e questo nessuno potrà mai portarmelo via."
Bè, per un'amante del calcio come il sottoscritto e come penso molti di voi, questa frase non può lasciare indifferenti; nella sua semplicità racchiude secondo me tutto quello che il calcio rappresenta per chi lo gioca ma anche per chi si limita a guardarlo; credo che Best intendesse esprimere quanto lui amasse quello sport, quanto amasse quel dono che gli era stato fatto da qualcuno, dio forse, chissà.
Questa frase ragazzi, mi fa venire i brividi, perchè ci dice cos'è il calcio, qualcosa che va oltre un semplice pallone e due porte, è difficile esprimere in parole l'emozione che si prova nel giocare a calcio non credete?
forse, se provate a ricordarvi l'inimitabile sensazione che avete provato l'ultima volta che avete gonfiato una rete con un tiro a giro fantastico, anche in una semplice partitella con i vostri amici, potete cogliere quello che vi sto dicendo, avete capito?
Oggi mi è capitato di rivedere il film sulla vita di George Best, il calciatore nordirlandese scomparso nel 2005 a causa di una infezione polmonare.
Non c'è bisogno che vi racconti chi era Best, però forse una rinfrescatina è meglio farla; George Best è nato nel 1946
a Belfast, è stato uno dei simboli del Manchester United degli anni 60, con il quale ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1968, 2 scudetti e il pallone d'oro, nella sua lunga e tormentata carriera realizzò su 706 presenze, 256 reti, un talento naturale, dotato di una grande rapidità e di un vero fiuto del gol.
Il film non parla però solo di questo, già, infatti il campione di Belfast viene ricordato non solo per i suoi gol ma anche per la sua vita sregolata e travagliata, consumata tra alcol, donne e gioco d'azzardo, ecco un'altra citazione che ho preso da questo film "Best il film":
"Un uomo dopo essere morto si presenta davanti a San Pietro, il quale gli dice: "Non puoi entrare in paradiso, hai commesso troppi peccati", allora l'uomo chiede a San Pietro: "cosa posso fare per essere accettato in paradiso?", San Pietro lo guardò e gli disse: "se riesci a svuotare l'oceano atlantico con una paletta e un secchiello potrai entrare in paradiso", l'uomo incredulo rispose: "ma come è possibile? non c'è altro che posso fare per avere il paradiso?", "si" rispose San Pietro, "c'è un'altra possibilità, lo vedi quel giocatore, si chiama George Best, se riesci a non farlo bere, scopare e giocare d'azzardo, avrai le chiavi del paradiso", l'uomo guardò San Pietro e disse: "Com'era la storia della paletta e del secchiello?".
Questa scherzosa storiella riassume la vita di George Best, io non l'ho conosciuto ovviamente e non sono nessuno per poter esprimere giudizi sulla vita di una persona, semplicemente ho letto la sua storia e mi sono fatto una mia opinione, ossia che quest'uomo ha vissuto una vita di eccessi, ha gettato via un dono che lui stesso sapeva di possedere e ciò lo ha portato alla morte, all'umiliazione, nel baratro più oscuro.
Il fatto è che, personaggi come George Best ti spaccano in due la morale, Best è stato uno dei tanti Dei di questo sport e io non posso che ammirarlo, sembrava che danzasse su quella palla, di giocatori cosi ne nascono pochi amici; poi però c'è la persona, di tutt'altro spessore come abbiamo visto...
Chi è stato dunque George Best? un immenso campione o un uomo incosciente?
Mi perdonerete, voglio lasciare da parte la morale solo per qualche secondo, George Best è stato un interprete fantastico del calcio europeo e io vorrei ricordalo cosi. BEST
Vi lascio con il video a questo link, sempre tratto dal film "Best il film" guardatelo ne vale la pena!
https://www.youtube.com/watch?v=xkuPCZ5Yh90
"Io so giocare a calcio e questo nessuno potrà mai portarmelo via."
Bè, per un'amante del calcio come il sottoscritto e come penso molti di voi, questa frase non può lasciare indifferenti; nella sua semplicità racchiude secondo me tutto quello che il calcio rappresenta per chi lo gioca ma anche per chi si limita a guardarlo; credo che Best intendesse esprimere quanto lui amasse quello sport, quanto amasse quel dono che gli era stato fatto da qualcuno, dio forse, chissà.
Questa frase ragazzi, mi fa venire i brividi, perchè ci dice cos'è il calcio, qualcosa che va oltre un semplice pallone e due porte, è difficile esprimere in parole l'emozione che si prova nel giocare a calcio non credete?
forse, se provate a ricordarvi l'inimitabile sensazione che avete provato l'ultima volta che avete gonfiato una rete con un tiro a giro fantastico, anche in una semplice partitella con i vostri amici, potete cogliere quello che vi sto dicendo, avete capito?
Oggi mi è capitato di rivedere il film sulla vita di George Best, il calciatore nordirlandese scomparso nel 2005 a causa di una infezione polmonare.
Non c'è bisogno che vi racconti chi era Best, però forse una rinfrescatina è meglio farla; George Best è nato nel 1946
a Belfast, è stato uno dei simboli del Manchester United degli anni 60, con il quale ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1968, 2 scudetti e il pallone d'oro, nella sua lunga e tormentata carriera realizzò su 706 presenze, 256 reti, un talento naturale, dotato di una grande rapidità e di un vero fiuto del gol.
Il film non parla però solo di questo, già, infatti il campione di Belfast viene ricordato non solo per i suoi gol ma anche per la sua vita sregolata e travagliata, consumata tra alcol, donne e gioco d'azzardo, ecco un'altra citazione che ho preso da questo film "Best il film":
"Un uomo dopo essere morto si presenta davanti a San Pietro, il quale gli dice: "Non puoi entrare in paradiso, hai commesso troppi peccati", allora l'uomo chiede a San Pietro: "cosa posso fare per essere accettato in paradiso?", San Pietro lo guardò e gli disse: "se riesci a svuotare l'oceano atlantico con una paletta e un secchiello potrai entrare in paradiso", l'uomo incredulo rispose: "ma come è possibile? non c'è altro che posso fare per avere il paradiso?", "si" rispose San Pietro, "c'è un'altra possibilità, lo vedi quel giocatore, si chiama George Best, se riesci a non farlo bere, scopare e giocare d'azzardo, avrai le chiavi del paradiso", l'uomo guardò San Pietro e disse: "Com'era la storia della paletta e del secchiello?".
Questa scherzosa storiella riassume la vita di George Best, io non l'ho conosciuto ovviamente e non sono nessuno per poter esprimere giudizi sulla vita di una persona, semplicemente ho letto la sua storia e mi sono fatto una mia opinione, ossia che quest'uomo ha vissuto una vita di eccessi, ha gettato via un dono che lui stesso sapeva di possedere e ciò lo ha portato alla morte, all'umiliazione, nel baratro più oscuro.
Il fatto è che, personaggi come George Best ti spaccano in due la morale, Best è stato uno dei tanti Dei di questo sport e io non posso che ammirarlo, sembrava che danzasse su quella palla, di giocatori cosi ne nascono pochi amici; poi però c'è la persona, di tutt'altro spessore come abbiamo visto...
Chi è stato dunque George Best? un immenso campione o un uomo incosciente?
Mi perdonerete, voglio lasciare da parte la morale solo per qualche secondo, George Best è stato un interprete fantastico del calcio europeo e io vorrei ricordalo cosi. BEST
Vi lascio con il video a questo link, sempre tratto dal film "Best il film" guardatelo ne vale la pena!
https://www.youtube.com/watch?v=xkuPCZ5Yh90
lunedì 21 aprile 2014
Fortunato ma intelligente: ecco Nigel De jong!
Uno dei luoghi comuni più tipici nel mondo del calcio è riferito al cervello dei calciatori, molti dei quali (non tutti) non hanno frequentato molto cose come scuola/università; sono un pò ignoranti diciamolo, simpaticamente sia chiaro!
Il fatto è che l'ignoranza è una cosa, la stupidità e l'inconsapevolezza sono un'altra faccenda, un conto è non sapere coniugare un verbo o non leggere un libro neanche per sbaglio, un altro conto è comportarsi in maniera idiota (passatemi il termine) buttando alle ortiche spesso la fortuna di saper tirare, meglio di tanti, 4 calci ad un pallone.
Fortunatamente ci sono elementi che riconoscono il fatto di essere ultra privilegiati e lo esternano pubblicamente, cosa che non può che fare del bene a livello di messaggi positivi.
Fortunatamente tra un tweet di Icardi e uno di Wanda, ci sono
giocatori che dichiarano qualcosa di serio e apprezzabile.
Vi riporto qualche passaggio delle dichiarazioni rilasciate dal centrocampista olandese del Milan alla rivista "Forza Milan":
COSA NE PENSATE RAGAZZI? COMMENTATE QUA SOTTO!
A PRESTO!
IL RESCA
Il fatto è che l'ignoranza è una cosa, la stupidità e l'inconsapevolezza sono un'altra faccenda, un conto è non sapere coniugare un verbo o non leggere un libro neanche per sbaglio, un altro conto è comportarsi in maniera idiota (passatemi il termine) buttando alle ortiche spesso la fortuna di saper tirare, meglio di tanti, 4 calci ad un pallone.
Fortunatamente ci sono elementi che riconoscono il fatto di essere ultra privilegiati e lo esternano pubblicamente, cosa che non può che fare del bene a livello di messaggi positivi.
Fortunatamente tra un tweet di Icardi e uno di Wanda, ci sono
giocatori che dichiarano qualcosa di serio e apprezzabile.
Vi riporto qualche passaggio delle dichiarazioni rilasciate dal centrocampista olandese del Milan alla rivista "Forza Milan":
"E' importante ricordarsi sempre che quando si parla lo si fa rappresentando un'intera squadra e, soprattutto, mai far venir meno il rispetto reciproco. Alla fine sono i tifosi a pagare i nostri stipendi, comprando biglietti e abbonamenti e sostenendo la squadra: questo non bisogna dimenticarlo."
"L’altra cosa a cui magari si rinuncia spesso è la spensieratezza dei ragazzi, le uscite con gli amici e la discoteca, perché ovviamente l’allenamento da professionisti richiede costanza e impegno. Ma per me ne è valsa assolutamente la pena: mi guadagno da vivere facendo la cosa che amo di più fare, posso comprarmi quello che voglio e mantenere bene la mia famiglia. Se metti tutto questo su una bilancia insieme alle piccole rinunce, direi che a conti fatti ne vale assolutamente la pena".
Ecco, questa è una persona intelligente, magari non saprà chi ha scritto "Buonanotte signor Lenin", ma riconosce di essere troppo fortunato per sprecare tutto solo per qualche capriccio, il calcio è il suo lavoro, viene pagato troppo, ok, ma ha la mia stima per la serietà con cui fa il suo bellissimo mestiere.
COSA NE PENSATE RAGAZZI? COMMENTATE QUA SOTTO!
A PRESTO!
IL RESCA
domenica 20 aprile 2014
Pasqua fa rima con speranza!
E' stata una vigilia di Pasqua che ha regalato tante emozioni a noi amanti della serie A, un sabato che ha significato speranza per diverse squadre, si sa, quella è sempre l'ultima a morire.
Lo sa bene il Catania di Pulvirenti che al Massimino mette in cascina 3 punti che gli mancavano dalla 24esima giornata (3 a 1 contro la Lazio); dopo il vantaggio di Leto, pareggia Okaka ma nel finale è Bergessio a fissare il punteggio sul 2 a 1, l'argentino è sempre più leader della squadra siciliana ed è a lui che il Catania deve aggrapparsi per una tanto impossibile quanto sognata salvezza (sono 5 i punti dalla zona franca), mancano 4 giornate e 12 punti in palio.
C'è poi la speranza firmata Domenico Berardi, l'attaccante del Sassuolo torna al gol dopo 12 giornate, non segnava dai famosi 4 gol al Milan, e permette alla squadra emiliana di mantenere vive le speranze salvezza, tra l'altro lo avevo messo titolare al fantacalcio, olè!
Salendo un pò, c'è la speranza Europa, Europa League per l'esattezza, Il Milan di Seedorf strappa la quinta vittoria consecutiva, vincendo agevolmente per 3 a 0 contro un Livorno che a differenza dei suoi compagni di sventura (Catania e Sassuolo) non può guardare con speranza alla salvezza, visto anche il calendario che lo aspetta nelle prossime e decisive giornate. Spinelli si è già proiettato alla stagione in B. Ma torniamo più su, dicevo del Milan, con questa vittoria raggiunge finalmente il Parma di Donadoni, sconfitto dall'Inter al Tardini, rimonta completata?, direi di no visto che in caso di parità sarebbe il Parma a qualificarsi per l'europa dati gli scontri diretti, vinti entrambi dalla squadra di Ghirardi; sull'onda dell'entusiasimo c'è qualche tifoso rossonero che punta addirittura al quinto posto davanti ai cugini interisti, questo significherebbe un vantaggio non da poco in chiave estiva, arrivare sesto infatti obbligherebbe il Club di via Aldo Rossi ad iniziare il ritiro in Luglio per i preliminari, quinto posto invece vorrebbe dire Agosto, una bella differenza in termini di preparazione.
Ma forse pretendono troppo questi tifosi, fossi in loro mi accontenterei di un sesto posto che qualche mese fa era a dir poco insperato (a proposito di speranza)
Aspettate, anche il Parma continua a sperare! la sconfitta contro l'Inter era in un certo senso prevedibile, ora ci sarà il Cagliari in Sardegna e la Sampdoria in casa, due sfide non proibitive anche se personalmente ho visto un Parma molto giù di tono e stanco nelle ultime apparizioni, che abbia finito la benzina? non lo so, il tempo dei verdetti è vicino.
Ma chi ci crede più di tutti, anche se forse ha meno ragioni per farlo, è Mister Garcià, la sua Roma vince a Firenze consolidando matematicamente il secondo posto, grande risultato per una squadra che ha fatto un campionato straordinario, peccato che lassù la Juve di Conte ne abbia fatto uno straordinariamente straordinario...
"Possiamo ancora sognare", cosi il tecnico francese risponde ai giornalisti nel post partita e questo la dice lunga sulla personalità e il carisma di questo allenatore, arrivato in punta di piedi nel nostro calcio ha mostrato tutte le sue capacità offrendo un calcio brillante ma dando anche un certo equilibrio alla sua Roma, equilibrio e costanza che erano sempre mancate alla squadra capitolina. Credo che con qualche innesto soprattutto in difesa, l'anno prossimo potrà sperare di dare ancora più fastidio alla Juventus, escludendo a priori Milan e Inter, le quali non penso possano nel breve periodo tornare a competere per le zone alte della classifica.
I punti che separano Juve e Roma sono 8 e c'è un scontro diretto ancora da giocare, finchè c'è calcio c'è speranza!
BUONA PASQUA GENTE!!!!
IL RESCA
Lo sa bene il Catania di Pulvirenti che al Massimino mette in cascina 3 punti che gli mancavano dalla 24esima giornata (3 a 1 contro la Lazio); dopo il vantaggio di Leto, pareggia Okaka ma nel finale è Bergessio a fissare il punteggio sul 2 a 1, l'argentino è sempre più leader della squadra siciliana ed è a lui che il Catania deve aggrapparsi per una tanto impossibile quanto sognata salvezza (sono 5 i punti dalla zona franca), mancano 4 giornate e 12 punti in palio.
C'è poi la speranza firmata Domenico Berardi, l'attaccante del Sassuolo torna al gol dopo 12 giornate, non segnava dai famosi 4 gol al Milan, e permette alla squadra emiliana di mantenere vive le speranze salvezza, tra l'altro lo avevo messo titolare al fantacalcio, olè!
Salendo un pò, c'è la speranza Europa, Europa League per l'esattezza, Il Milan di Seedorf strappa la quinta vittoria consecutiva, vincendo agevolmente per 3 a 0 contro un Livorno che a differenza dei suoi compagni di sventura (Catania e Sassuolo) non può guardare con speranza alla salvezza, visto anche il calendario che lo aspetta nelle prossime e decisive giornate. Spinelli si è già proiettato alla stagione in B. Ma torniamo più su, dicevo del Milan, con questa vittoria raggiunge finalmente il Parma di Donadoni, sconfitto dall'Inter al Tardini, rimonta completata?, direi di no visto che in caso di parità sarebbe il Parma a qualificarsi per l'europa dati gli scontri diretti, vinti entrambi dalla squadra di Ghirardi; sull'onda dell'entusiasimo c'è qualche tifoso rossonero che punta addirittura al quinto posto davanti ai cugini interisti, questo significherebbe un vantaggio non da poco in chiave estiva, arrivare sesto infatti obbligherebbe il Club di via Aldo Rossi ad iniziare il ritiro in Luglio per i preliminari, quinto posto invece vorrebbe dire Agosto, una bella differenza in termini di preparazione.
Ma forse pretendono troppo questi tifosi, fossi in loro mi accontenterei di un sesto posto che qualche mese fa era a dir poco insperato (a proposito di speranza)
Aspettate, anche il Parma continua a sperare! la sconfitta contro l'Inter era in un certo senso prevedibile, ora ci sarà il Cagliari in Sardegna e la Sampdoria in casa, due sfide non proibitive anche se personalmente ho visto un Parma molto giù di tono e stanco nelle ultime apparizioni, che abbia finito la benzina? non lo so, il tempo dei verdetti è vicino.
Ma chi ci crede più di tutti, anche se forse ha meno ragioni per farlo, è Mister Garcià, la sua Roma vince a Firenze consolidando matematicamente il secondo posto, grande risultato per una squadra che ha fatto un campionato straordinario, peccato che lassù la Juve di Conte ne abbia fatto uno straordinariamente straordinario...
"Possiamo ancora sognare", cosi il tecnico francese risponde ai giornalisti nel post partita e questo la dice lunga sulla personalità e il carisma di questo allenatore, arrivato in punta di piedi nel nostro calcio ha mostrato tutte le sue capacità offrendo un calcio brillante ma dando anche un certo equilibrio alla sua Roma, equilibrio e costanza che erano sempre mancate alla squadra capitolina. Credo che con qualche innesto soprattutto in difesa, l'anno prossimo potrà sperare di dare ancora più fastidio alla Juventus, escludendo a priori Milan e Inter, le quali non penso possano nel breve periodo tornare a competere per le zone alte della classifica.
I punti che separano Juve e Roma sono 8 e c'è un scontro diretto ancora da giocare, finchè c'è calcio c'è speranza!
BUONA PASQUA GENTE!!!!
IL RESCA
sabato 19 aprile 2014
venerdì 18 aprile 2014
Il ritorno di Allegri, c'è l'accordo con il Tottenham!
Sarà Massimiliano Allegri il nuovo Coach degli Spurs, ad affiancarlo nella sua nuova avventura britannica ci sarà Mauro Tassotti, con lui già nei tre anni al Milan.
A volere fortemente il tecnico Livornese è stato Franco Baldini, direttore tecnico del Club inglese, che già ai tempi della Roma aveva corteggiato l'allora allenatore rossonero.
Buona fortuna dunque ad un allenatore che ho sempre sostenuto e che troppo spesso è stato sottovalutato a dispetto dei suoi ottimi risultati con Sassuolo, Cagliari e Milan.
Ora inizia una nuova sfida per lui e sono sicuro che dimostrerà di essere un allenatore valido e adatto a vetrine internazionali.
Un'altro pezzo di Italia nel paese de Football.
a presto GENTE!
IL RESCA
A volere fortemente il tecnico Livornese è stato Franco Baldini, direttore tecnico del Club inglese, che già ai tempi della Roma aveva corteggiato l'allora allenatore rossonero.
Buona fortuna dunque ad un allenatore che ho sempre sostenuto e che troppo spesso è stato sottovalutato a dispetto dei suoi ottimi risultati con Sassuolo, Cagliari e Milan.
Ora inizia una nuova sfida per lui e sono sicuro che dimostrerà di essere un allenatore valido e adatto a vetrine internazionali.
Un'altro pezzo di Italia nel paese de Football.
a presto GENTE!
IL RESCA
mercoledì 16 aprile 2014
martedì 15 aprile 2014
Clarence stai attento, senza Europa sei licenziato!
Quando una stagione va male, va male e basta; quella del Milan ha rappresentato uno dei punti più bassi mai toccati dalla società di Berlusconi, sempre più lontano dal suo Milan, nonostante le sue sporadiche dichiarazioni circa la voglia di "tornare ad occuparsi di Milan" e qualche simbolico atterraggio in elicottero in quel di Milanello.
La verità è che in casa Milan, almeno dal punto di vista societario, regna un clima tutt'altro che rilassato, se il
campo sta dando qualche timido segnale positivo, quanto meno in termini di punti, non sul piano del gioco di certo, le vicende societarie appaiono quanto meno confuse.
Seedorf lo ha voluto Silvio, questo è fin troppo chiaro, la stessa Barbara Berlusconi lo ha recentemente dichiarato, quando il patron rossonero si mette in testa una cosa è difficile venirne fuori in modo diverso, delle volte il suo innato intuito imprenditoriale gli ha dato ragione (vedi Sacchi), altre volte, gli interessi commerciali lo hanno portato a scelte ed operazioni poi rivelatesi senza una logica (vedi Rivaldo, Vieri, Redondo).
Se Clarence lo ha voluto con tutto il cuore Silvio, chi non era cosi entusiasta dell'arrivo dell'Olandese? Non è difficile da indovinare...
Stado a quanto è emerso da varie fonti e voci (più o meno attendibili), Adriano Galliani (Ad rossonero) non avrebbe avallato pienamente l'arrivo dell'ex campione rossonero, preferendo come sostituto di Allegri, Pippo Inzaghi.
La capacità diplomatica del Gallianone rossonero è impareggiabile; è chiaro che non esternerebbe mai, nemmeno involontariamente, il minimo segnale di tensione tra lui e l'olandese, ma qualche spiffero c'è stato inevitabilmente e ha confermato la scarsa intesa tra Ad e allenatore. Va ricordato inoltre ciò che è accaduto pochi mesi fa durante la sessione invernale di mercato, quando dopo l'arrivo di Seedorf sulla panchina, fu lo stesso Galliani
ad essere messo in discussione dalla proprietà, ad un certo punto sembrava quasi certa la fine della sua avventura al Milan, poi tutto si spense in nulla di fatto; Galliani rimase.
E vogliamo parlare del suo rapporto con Lady B ?, la più giovane di casa Berlusconi è entrata nella casa del Diavolo alla Davids (a piedi uniti), indicata da sua padre come l'erede a quanto pare (siamo messi bene). Galliani viene messo in discussione non a caso con l'entrata in scena di Barbara, inziano le prime critiche al suo operato, in particolare ad operazioni sbagliate e attribuite totalmente all'Ad rossonero, quali Ricardo Olivera (18 mln) o l'ultimo grande colpo Matri (12 mln e 1 gol);
Galliani ha sicuramente fatto degli errori ma consentitemi di dire che fare mercato senza una lira, non è proprio la cosa più facile che esista; tutto questo non ha di certo fatto sorgere una grande amicizia tra Barbara e Adriano, quest'ultimo ha già esternato in qualche occasione di non escludere di chiudere con il Milan a fine stagione per dedicarsi ad altro, le sirene su un epilogo di questo tipo sono suonate più volte e credo proprio che andrà a finire cosi per il "Cristiano Ronaldo" dei dirigenti.
L'arrivo di Seedorf dunque, ha provocato non pochi risentimenti in società, evidentemente a qualcuno non ha convinto del tutto la scelta del "capo", ma d'altronde è lui che mette i soldi (pochi ultimamente).
Gli ultimi risultati fanno sperare in un possibile ingresso in Europa League ma Clarence non può ancora dormire sonni tranquilli, infatti il 37enne del Suriname pare essere comunque in discussione, se non dovesse centrare l'obbiettivo europa per di più davanti ai cugini interisti, per lui si prospetterebbe dopo il primo incarico anche il primo esonero.
Inzaghi scalpita...
A presto GENTE!!!
IL RESCA
La verità è che in casa Milan, almeno dal punto di vista societario, regna un clima tutt'altro che rilassato, se il
campo sta dando qualche timido segnale positivo, quanto meno in termini di punti, non sul piano del gioco di certo, le vicende societarie appaiono quanto meno confuse.
Seedorf lo ha voluto Silvio, questo è fin troppo chiaro, la stessa Barbara Berlusconi lo ha recentemente dichiarato, quando il patron rossonero si mette in testa una cosa è difficile venirne fuori in modo diverso, delle volte il suo innato intuito imprenditoriale gli ha dato ragione (vedi Sacchi), altre volte, gli interessi commerciali lo hanno portato a scelte ed operazioni poi rivelatesi senza una logica (vedi Rivaldo, Vieri, Redondo).
Se Clarence lo ha voluto con tutto il cuore Silvio, chi non era cosi entusiasta dell'arrivo dell'Olandese? Non è difficile da indovinare...
Stado a quanto è emerso da varie fonti e voci (più o meno attendibili), Adriano Galliani (Ad rossonero) non avrebbe avallato pienamente l'arrivo dell'ex campione rossonero, preferendo come sostituto di Allegri, Pippo Inzaghi.
La capacità diplomatica del Gallianone rossonero è impareggiabile; è chiaro che non esternerebbe mai, nemmeno involontariamente, il minimo segnale di tensione tra lui e l'olandese, ma qualche spiffero c'è stato inevitabilmente e ha confermato la scarsa intesa tra Ad e allenatore. Va ricordato inoltre ciò che è accaduto pochi mesi fa durante la sessione invernale di mercato, quando dopo l'arrivo di Seedorf sulla panchina, fu lo stesso Galliani
ad essere messo in discussione dalla proprietà, ad un certo punto sembrava quasi certa la fine della sua avventura al Milan, poi tutto si spense in nulla di fatto; Galliani rimase.
E vogliamo parlare del suo rapporto con Lady B ?, la più giovane di casa Berlusconi è entrata nella casa del Diavolo alla Davids (a piedi uniti), indicata da sua padre come l'erede a quanto pare (siamo messi bene). Galliani viene messo in discussione non a caso con l'entrata in scena di Barbara, inziano le prime critiche al suo operato, in particolare ad operazioni sbagliate e attribuite totalmente all'Ad rossonero, quali Ricardo Olivera (18 mln) o l'ultimo grande colpo Matri (12 mln e 1 gol);
Galliani ha sicuramente fatto degli errori ma consentitemi di dire che fare mercato senza una lira, non è proprio la cosa più facile che esista; tutto questo non ha di certo fatto sorgere una grande amicizia tra Barbara e Adriano, quest'ultimo ha già esternato in qualche occasione di non escludere di chiudere con il Milan a fine stagione per dedicarsi ad altro, le sirene su un epilogo di questo tipo sono suonate più volte e credo proprio che andrà a finire cosi per il "Cristiano Ronaldo" dei dirigenti.
L'arrivo di Seedorf dunque, ha provocato non pochi risentimenti in società, evidentemente a qualcuno non ha convinto del tutto la scelta del "capo", ma d'altronde è lui che mette i soldi (pochi ultimamente).
Gli ultimi risultati fanno sperare in un possibile ingresso in Europa League ma Clarence non può ancora dormire sonni tranquilli, infatti il 37enne del Suriname pare essere comunque in discussione, se non dovesse centrare l'obbiettivo europa per di più davanti ai cugini interisti, per lui si prospetterebbe dopo il primo incarico anche il primo esonero.
Inzaghi scalpita...
A presto GENTE!!!
IL RESCA
lunedì 14 aprile 2014
I "CalciAttori"
Il calcio più di qualunque altro sport è spettacolo, è show; e in uno show solitamente ci sono degli attori; ma i calciatori di oggi sono attori?
la mia risposta è si.
Innanzitutto per una semplice quanto provata spiegazione sociologica, gli esseri umani infatti (quindi anche i calciatori) modificano il loro comportamento quando sanno di essere osservati, oggi
in uno stadio ci sono più telecamere che all'interno della Casa Bianca, se
Balotelli si gratta l'orecchio o fischietta la sua canzone preferita lo sappiamo in tempo reale.
Sono attori perché esiste un sistema mediatico che osserva e riporta ogni minima situazione, sono personaggi pubblici e come tali, giustamente, devono difendere e costruirsi la loro immagine.
Fino a che l'essere attori si limita a curare la propria reputazione quando si è sotto i riflettori siamo tutti d'accordo credo; il problema (se cosi si può definire) si ha quando, alcuni calciatori pensano più al taglio di capelli che a giocare, al prossimo tweet da fare piuttosto che a giocare, è qui che diventano dei "Calciattori"; tatuaggi in ogni dove, tutti rigorosamente in bella vista per assicurarsi la copertina della rivista più cool.
Ma l'espressione tipica del "Calciattore" rimane la simulazione, sempre più perfezionata negli ultimi anni.
"Dai Andre non ci sono le telecamere!!" cosi il mio allenatore (nei miei modesti trascorsi calcistici) mi urlava dalla panchina, giocavo in terza categoria dove non c'è Sky, li si gioca e basta non si recita, anche se l'influsso della seria A spesso arriva anche da quelle parti; sembra quasi una peculiarità del calciatore medio quella di saper fingere e simulare un pò, "è solo malizia" ti dicono i "guru" del pallone, secondo me è più "essere ridicoli" oltre che sleali;
badate bene, non sono qui a fare la morale o il buon samaritano di turno, credo solo che, un conto è essere duri e grintosi in campo (si prendono e si danno) un conto è cercare di ingannare l'avversario.
Il calcio è un sport di contatto fisico, non se ne può più di assistere a certe scenate pietose; rotolamenti stile rambo, cadute da ferita d'arma da fuoco e rantoli di aiuto, dai basta!
Ormai è diventata un'abitudine, il più esperto in materia ad oggi è senza ombra di dubbio Neymar, il talento del Barcellona ne sforna una a settimana, ognuna più fantasiosa dell'altra; ma come non citare Busquets (ancora del Barca), il suo sguardo beffardo nella semifinale contro l'Inter mentre finge
un dolore inesistente credo sarà ben presente nella memoria dei tifosi nerazzurri, poi c'è Pippo, Pippo Inzaghi, ahimè dobbiamo menzionare anche il bomber per eccellenza in questo pezzo, lo potremmo definire simpaticamente come un ispiratore di questa corrente, e anche il fratello non scherzava!
Materazzi signori, se vi sforzate ma neanche tanto, vi ricorderete qualche sua interpretazione degna del miglior Al pacino, e poi Mexes, Zidane, De rossi (al limite del ridicolo quella contro il chievo).
https://www.youtube.com/watch?v=gwTDwug9vGM
Ma non sanno che noi dal divano vediamo tutto? L'arbitro puoi anche fregarlo ma in compenso stai facendo una figura barbina di fronte a migliaia di telespettatori, ma si riguardano poi?
Attori dunque. Bisogna certamente dire che l'avvento del digitale e, in particolare la nascita dei Social Networks, ha contribuito non poco a distrarre i giocatori, basta un post sulla pagina facebook o un foto su Instagram per scatenare un putiferio mediatico, questa è la "fregatura" dell'web.
Tutto è un palcoscenico oramai, e ognuno deve recitare il suo copione di fronte alla cinepresa.
Io lo dico sempre: Se non ci fossero le telecamere in campo e i professionisti giocassero come quando giocavo in terza categoria, ci sarebbero meno attori e modelli e più calciatori VERI.
ALLA PROSSIMA GENTE!
IL RESKA
domenica 13 aprile 2014
Liverpool - City è puro spettacolo, decide Coutinho
Che la sfida odierna tra Liverpool e Manchester City sarebbe stata spettacolare, lo sapevamo un pò tutti; in palio non c'era soltanto una vittoria ma un campionato intero, eh già, oggi ci si è giocati un bel pezzo di Premier, anche se nulla è ancora scritto.
Spettacolare non basta per descrivere questa partita, io userei piuttosto esaltante!
Nel giorno in cui si ricordano i 95 tifosi del Liverpool morti 25 anni fa nella strage di Hillsborough, i Reds portano a casa una partita incredibile giocata a ritmi pazzeschi.
Trascinati da un Anfield assordante; personalmente al consueto "You'll never walk alone!" avevo la pelle d'oca, poi non so voi!, Gerrard e company iniziano la partita a mille, il City non capisce nulla nei primi venti minuti, al '5 il vantaggio Reds firmato Sterling, servito magistralmente da Suarez (ennesimo assist), ma la squadra di Rodgers non si ferma e crea altre situazioni pericolose fino a trovare il raddoppio con Skrtel sugli sviluppi di un calcio d'angolo di Steve Gerrard, siamo al minuto '26.
dopo una mezzora di Liverpool ingiocabile, il City comincia a metter fuori la testa nonostante debba rinunciare verso la metà del tempo a Yaya Tourè, non proprio uno qualsiasi per la rosa di Pellegrini; finiscono i primi 45 e il parziale verdetto è colorato di rosso.
Nella ripresa però cambia il ritornello, Pellegrini pesca un Jolly di nome Milner, l'inglese classe 86 subentra a Navas e serve a David Silva l'assist per l'1 a 2, l'originario delle isole canarie è ispirato e a venti minuti dalla fine dopo una grande azione personale trova la fortunata deviazione di Johnson, autorete e 2 a 2.
A quel punto l'inerzia della gara sembra essere dalla parte dei Citizens ma evidentemente il destino aveva altro in serbo, è un destino che parla brasiliano in questo caso; quando nemmeno il più ottimista dei sostenitori dei Reds ci credeva più, ecco il destro di Coutinho, si proprio lui, l'ex interista sbuca dal nulla e con un gran tiro di prima intenzione beffa Hart e regala una vittoria da sogno alla sua squadra.
Probabilmente il gol più importante della sua ancora breve carriera, sono felice per questo ragazzo e dispiaciuto di non poterlo ammirare nel nostro campionato (eppure giocava nell'Inter) vabè...
Il finale è puro thriller, il Liverpool è chiuso nella sua area assediato dal City, i 5 minuti di recupero sono d'obbligo per un finale di questo tipo, non manca il colpo di scena degno del miglior Hitchcock, rigore solare non concesso al Manchester per una fallo di mano da pallavolista di Skrtel in piena area, nessuno vede nulla, nessuno sente nulla, solo il canto di Anfield si sente esplodere al triplice fischio,
Gerrard in lacrime è l'immagine più bella di una giornata di grande calcio, una giornata di grande sport.
Dopo 24 anni di digiuno i tifosi dei Reds vedono ora più vicino che mai un ritorno al successo, mancano ancora poche partite, tra cui un'altro BIG match contro il Chelsea di Mourinho, ma oggi pomeriggio, questo 3 a 2 sembra voler dire che questo è l'anno dei Rossi e per quanto mi riguarda credo che per il gioco espresso e lo spettacolo offerto se lo meritino eccome!
a presto GENTE!
IL RESCA
Spettacolare non basta per descrivere questa partita, io userei piuttosto esaltante!
Nel giorno in cui si ricordano i 95 tifosi del Liverpool morti 25 anni fa nella strage di Hillsborough, i Reds portano a casa una partita incredibile giocata a ritmi pazzeschi.
Trascinati da un Anfield assordante; personalmente al consueto "You'll never walk alone!" avevo la pelle d'oca, poi non so voi!, Gerrard e company iniziano la partita a mille, il City non capisce nulla nei primi venti minuti, al '5 il vantaggio Reds firmato Sterling, servito magistralmente da Suarez (ennesimo assist), ma la squadra di Rodgers non si ferma e crea altre situazioni pericolose fino a trovare il raddoppio con Skrtel sugli sviluppi di un calcio d'angolo di Steve Gerrard, siamo al minuto '26.
dopo una mezzora di Liverpool ingiocabile, il City comincia a metter fuori la testa nonostante debba rinunciare verso la metà del tempo a Yaya Tourè, non proprio uno qualsiasi per la rosa di Pellegrini; finiscono i primi 45 e il parziale verdetto è colorato di rosso.
Nella ripresa però cambia il ritornello, Pellegrini pesca un Jolly di nome Milner, l'inglese classe 86 subentra a Navas e serve a David Silva l'assist per l'1 a 2, l'originario delle isole canarie è ispirato e a venti minuti dalla fine dopo una grande azione personale trova la fortunata deviazione di Johnson, autorete e 2 a 2.
A quel punto l'inerzia della gara sembra essere dalla parte dei Citizens ma evidentemente il destino aveva altro in serbo, è un destino che parla brasiliano in questo caso; quando nemmeno il più ottimista dei sostenitori dei Reds ci credeva più, ecco il destro di Coutinho, si proprio lui, l'ex interista sbuca dal nulla e con un gran tiro di prima intenzione beffa Hart e regala una vittoria da sogno alla sua squadra.
Probabilmente il gol più importante della sua ancora breve carriera, sono felice per questo ragazzo e dispiaciuto di non poterlo ammirare nel nostro campionato (eppure giocava nell'Inter) vabè...
Il finale è puro thriller, il Liverpool è chiuso nella sua area assediato dal City, i 5 minuti di recupero sono d'obbligo per un finale di questo tipo, non manca il colpo di scena degno del miglior Hitchcock, rigore solare non concesso al Manchester per una fallo di mano da pallavolista di Skrtel in piena area, nessuno vede nulla, nessuno sente nulla, solo il canto di Anfield si sente esplodere al triplice fischio,
Gerrard in lacrime è l'immagine più bella di una giornata di grande calcio, una giornata di grande sport.
Dopo 24 anni di digiuno i tifosi dei Reds vedono ora più vicino che mai un ritorno al successo, mancano ancora poche partite, tra cui un'altro BIG match contro il Chelsea di Mourinho, ma oggi pomeriggio, questo 3 a 2 sembra voler dire che questo è l'anno dei Rossi e per quanto mi riguarda credo che per il gioco espresso e lo spettacolo offerto se lo meritino eccome!
a presto GENTE!
IL RESCA
Una roma da Scud... o quasi!
I numeri sono quelli, 79 punti a 5 giornate dal termine, solo 2 sconfitte e la possibilità di battere il record di punti detenuto da Luciano Spalletti.
La vittoria di ieri sera per 3 a 1 sull'Atalanta è stata quasi un allenamento per gli uomini di Garcià, eccetto i 10 minuti finali quando dopo il gol di Migliaccio (gran colpo di testa) la squadra di Colantuono
ha creato qualche fastidio alla difesa giallorossa.
Taddei non muore mai, Gervinho corre e recupera palloni al minuto '88 (ve lo giuro) e poi vabè, Francesco Totti è al centro del gioco e sempre in splendida forma.
Numeri da scudetto quindi... però il tricolore lo sta per vincere la Juventus... cosa non torna??
Non tornano i troppo pareggi della squadra capitolina, in particolare dall'11esima giornata in poi, quando la Roma è inciampata in diversi passi falsi, 4 pareggi di fila, poi la vittoria sulla Viola e il pareggio esterno contro il Milan (di certo non il miglior milan di sempre)
Sono soprattutto questi punticini che fanno mangiare le mani al pubblico di fede romanista, sono questi che separano oggi dalla squadra di Conte.
Non torna la difesa della Roma, Benatia ha fatto una stagione fantasmagorica ok, ma sono ancora troppe le amnesie difensive da rilevare, specialmente contro le cosiddette piccole la Roma ha spesso peccato di cali di attenzione che le sono costati cari;
"il campionato lo vince chi prende meno gol", non è solo un modo dire, è sempre cosi!
Non torna che ancora oggi, quando Totti ha un raffreddore la Roma non
funziona più, eh si, i fatti parlano chiaro, il calo della Roma a metà del cammino è coinciso non casualmente con l'infortunio del Pupone, con lui in campo è tutto diverso e lo si vede ad occhio nudo, rende più fluida la manovra e anche i movimenti
dei compagni, la Roma è ancora Tottidipendente e questo non è positivo.
Infine non tornano alcuni atteggiamenti poco raccomandabili da parte di alcuni giocatori (vedi Destro) scemenze che non ti puoi permettere se vuoi puntare a grossi traguardi.
Ok, la finisco di fare il disfattista (veste che detesto tra l'altro), la Roma sta facendo e ha fatto una stagione stratosferica, ha alle spalle un progetto serio, è stato fatto un mercato mirato e intelligente, nessuno spreco di risorse ed ogni acquisto si è rivelato decisivo; su dai, prendere Strootman a 7/8 mln
è come strappare una Ferrari per poco più di 50.000 euro; e vogliamo parlare dell'acquisto di Gervinho?, lo stesso Naingollan (pagato non poco) sta dimostrando di essere un giocatore di spessore li in mediana.
Insomma, l'impressione che mi da la Roma, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista societario, è quella di gente che ha le idee ben chiare, questa è una squadra costruita alla grande e credo che quelle di quest'anno siano solo le premesse.
Tuttavia c'è chi è stato più bravo, si chiama Juventus F.C. e a meno di clamorosi colpi di scena vincerà il suo terzo scudetto consecutivo, una macchina da guerra assolutamente imbattibile.
Cosa ha avuto in più della Roma? Beh, se si paragonano le due rose dal centrocampo in su non mi sembra di vedere un cosi grande gap di qualità, specialmente nel reparto offensivo,
ve lo dico io dove si è deciso questo scudetto, davanti ai portieri! è con la difesa che si vincono i campionati, non mi stancherò mai di dirlo, guardate quanti gol ha subito la squadra bianconera, sono pochi fidadevi.
Una Roma da QUASI Scudetto quindi e una Juve QUASI perfetta (si può sempre migliorare dai)
Buona domenica GENTE!!! Buona SERIE A!
IL RESCA...
La vittoria di ieri sera per 3 a 1 sull'Atalanta è stata quasi un allenamento per gli uomini di Garcià, eccetto i 10 minuti finali quando dopo il gol di Migliaccio (gran colpo di testa) la squadra di Colantuono
ha creato qualche fastidio alla difesa giallorossa.
Taddei non muore mai, Gervinho corre e recupera palloni al minuto '88 (ve lo giuro) e poi vabè, Francesco Totti è al centro del gioco e sempre in splendida forma.
Numeri da scudetto quindi... però il tricolore lo sta per vincere la Juventus... cosa non torna??
Non tornano i troppo pareggi della squadra capitolina, in particolare dall'11esima giornata in poi, quando la Roma è inciampata in diversi passi falsi, 4 pareggi di fila, poi la vittoria sulla Viola e il pareggio esterno contro il Milan (di certo non il miglior milan di sempre)
Sono soprattutto questi punticini che fanno mangiare le mani al pubblico di fede romanista, sono questi che separano oggi dalla squadra di Conte.
Non torna la difesa della Roma, Benatia ha fatto una stagione fantasmagorica ok, ma sono ancora troppe le amnesie difensive da rilevare, specialmente contro le cosiddette piccole la Roma ha spesso peccato di cali di attenzione che le sono costati cari;
"il campionato lo vince chi prende meno gol", non è solo un modo dire, è sempre cosi!
Non torna che ancora oggi, quando Totti ha un raffreddore la Roma non
funziona più, eh si, i fatti parlano chiaro, il calo della Roma a metà del cammino è coinciso non casualmente con l'infortunio del Pupone, con lui in campo è tutto diverso e lo si vede ad occhio nudo, rende più fluida la manovra e anche i movimenti
dei compagni, la Roma è ancora Tottidipendente e questo non è positivo.
Infine non tornano alcuni atteggiamenti poco raccomandabili da parte di alcuni giocatori (vedi Destro) scemenze che non ti puoi permettere se vuoi puntare a grossi traguardi.
Ok, la finisco di fare il disfattista (veste che detesto tra l'altro), la Roma sta facendo e ha fatto una stagione stratosferica, ha alle spalle un progetto serio, è stato fatto un mercato mirato e intelligente, nessuno spreco di risorse ed ogni acquisto si è rivelato decisivo; su dai, prendere Strootman a 7/8 mln
è come strappare una Ferrari per poco più di 50.000 euro; e vogliamo parlare dell'acquisto di Gervinho?, lo stesso Naingollan (pagato non poco) sta dimostrando di essere un giocatore di spessore li in mediana.
Insomma, l'impressione che mi da la Roma, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista societario, è quella di gente che ha le idee ben chiare, questa è una squadra costruita alla grande e credo che quelle di quest'anno siano solo le premesse.
Tuttavia c'è chi è stato più bravo, si chiama Juventus F.C. e a meno di clamorosi colpi di scena vincerà il suo terzo scudetto consecutivo, una macchina da guerra assolutamente imbattibile.
Cosa ha avuto in più della Roma? Beh, se si paragonano le due rose dal centrocampo in su non mi sembra di vedere un cosi grande gap di qualità, specialmente nel reparto offensivo,
ve lo dico io dove si è deciso questo scudetto, davanti ai portieri! è con la difesa che si vincono i campionati, non mi stancherò mai di dirlo, guardate quanti gol ha subito la squadra bianconera, sono pochi fidadevi.
Una Roma da QUASI Scudetto quindi e una Juve QUASI perfetta (si può sempre migliorare dai)
Buona domenica GENTE!!! Buona SERIE A!
IL RESCA...
sabato 12 aprile 2014
Anche Twitter sta con Kovacic!
Ormai siamo abituati a questo simbolino #; non c'è argomento, anche il più banale, che non venga hastaggato, se cosi si può dire, tanto oggi gli inglesismi vanno di moda non è vero?
L'ultimo in ordine temporale è stato questo: #SaveKovacic
Ovviamente la cosa ha fatto il giro del Web tra i tifosi nerazzurri, i quali hanno risposto in coro sostenendo il giovane centrocampista croato.
Mateo Kovacic, classe '94, è arrivato all'Inter la stagione scorsa, una stagione a dir poco drammatica a dir la verità, specialmente nella fase conclusiva; povero Mateo dai, cosa gli si poteva chiedere in un momento come quello?
"E' ancora giovane, bisogna lasciarlo crescere senza pressioni" - dicevano in tanti (compreso Stramaccioni)
come dargli torto?
Finisce il campionato e arriva Mazzarri; le aspettative su Kovacic restano alte, ma ad oggi, 12/04/2014, non si ricordano prestazioni importanti del 20enne di Linz; 29 presenze di cui 3 in Tim Cup e il tabellino recita: zero reti...
Decisamente un rendimento negativo il suo, anche se bisogna sottolineare come il suo utilizzo da parte di Mazzarri non sia stato molto costante, entra spesso solo per spezzoni di gara, quasi mai dal primo minuto.
Molto probabilmente il ragazzo non ha convinto pienamente il Mister, ed è questo che molti tifosi non accettano, si perchè la gente è con Kovacic, almeno questo è quello che emerge da Blog, forum e siti vari.
Passiamo al RescaPensiero. Dunque, quando Kovacic è arrivato all'Inter nel Gennaio 2013, onestamente pensavo che il buon vecchio Moratti avesse fatto un gran bel colpaccio, certo, 11 milioni più 4 di bonus forse sono stati un po eccessivi considerando l'incognita che pesava sul ragazzino, però, tutto sommato mi sembrava un giocatorino niente male; grande tecnica di base, buona visione di gioco (sempre testa alta) e una discreta rapidità nello stretto. Queste erano le premesse, poi nulla di fatto, ancora 0 reti dal 31 Gennaio 2013 ad oggi... è un dato che pesa come un macigno sul suo giudizio.
Poi vi è tutto il discorso tattico, sul quale si sprecano opinioni e parole (siamo tutti i migliori allenatori del mondo), mi viene in mente Recoba... vi ricordate vero? credo che ancora oggi non si sappia con precisione quale fosse il suo ruolo in campo; a parte gli scherzi, credo che il problema di Kovacic sia legato esclusivamente alla continuità che non ha mai avuto all'inter, Mazzarri deve puntare deciso su di lui se vuole che esploda definitivamente; le qualità ci sono su! non scherziamo, in una Inter cosi mediocre, non capisco come non possa trovare spazio un giocatore cosi talentuoso.
Per la cronaca, secondo il Resca, il ruolo di Kovacic è quello di regista basso davanti alla difesa, alla Desailly per intenderci, messo in quella zona darebbe più ordine alla manovra interista oltre che la possibilità di impostare partendo da dietro, capacità che Kovacic ha dimostrato di possedere!
E' giovane, molto giovane, ha bisogno di più fiducia e quindi responsabilità, spero che Mazzarri e chi per lui non brucino un talento del genere, per non trovarci fra qualche anno a rimpiangerlo quando giocherà titolare in un Chelsea o in un Arsenal di turno.
Buon weekend gente!
alla prossima!
il Resca
L'ultimo in ordine temporale è stato questo: #SaveKovacic
Ovviamente la cosa ha fatto il giro del Web tra i tifosi nerazzurri, i quali hanno risposto in coro sostenendo il giovane centrocampista croato.
Mateo Kovacic, classe '94, è arrivato all'Inter la stagione scorsa, una stagione a dir poco drammatica a dir la verità, specialmente nella fase conclusiva; povero Mateo dai, cosa gli si poteva chiedere in un momento come quello?
"E' ancora giovane, bisogna lasciarlo crescere senza pressioni" - dicevano in tanti (compreso Stramaccioni)
come dargli torto?
Finisce il campionato e arriva Mazzarri; le aspettative su Kovacic restano alte, ma ad oggi, 12/04/2014, non si ricordano prestazioni importanti del 20enne di Linz; 29 presenze di cui 3 in Tim Cup e il tabellino recita: zero reti...
Decisamente un rendimento negativo il suo, anche se bisogna sottolineare come il suo utilizzo da parte di Mazzarri non sia stato molto costante, entra spesso solo per spezzoni di gara, quasi mai dal primo minuto.
Molto probabilmente il ragazzo non ha convinto pienamente il Mister, ed è questo che molti tifosi non accettano, si perchè la gente è con Kovacic, almeno questo è quello che emerge da Blog, forum e siti vari.
Passiamo al RescaPensiero. Dunque, quando Kovacic è arrivato all'Inter nel Gennaio 2013, onestamente pensavo che il buon vecchio Moratti avesse fatto un gran bel colpaccio, certo, 11 milioni più 4 di bonus forse sono stati un po eccessivi considerando l'incognita che pesava sul ragazzino, però, tutto sommato mi sembrava un giocatorino niente male; grande tecnica di base, buona visione di gioco (sempre testa alta) e una discreta rapidità nello stretto. Queste erano le premesse, poi nulla di fatto, ancora 0 reti dal 31 Gennaio 2013 ad oggi... è un dato che pesa come un macigno sul suo giudizio.
Poi vi è tutto il discorso tattico, sul quale si sprecano opinioni e parole (siamo tutti i migliori allenatori del mondo), mi viene in mente Recoba... vi ricordate vero? credo che ancora oggi non si sappia con precisione quale fosse il suo ruolo in campo; a parte gli scherzi, credo che il problema di Kovacic sia legato esclusivamente alla continuità che non ha mai avuto all'inter, Mazzarri deve puntare deciso su di lui se vuole che esploda definitivamente; le qualità ci sono su! non scherziamo, in una Inter cosi mediocre, non capisco come non possa trovare spazio un giocatore cosi talentuoso.
Per la cronaca, secondo il Resca, il ruolo di Kovacic è quello di regista basso davanti alla difesa, alla Desailly per intenderci, messo in quella zona darebbe più ordine alla manovra interista oltre che la possibilità di impostare partendo da dietro, capacità che Kovacic ha dimostrato di possedere!
E' giovane, molto giovane, ha bisogno di più fiducia e quindi responsabilità, spero che Mazzarri e chi per lui non brucino un talento del genere, per non trovarci fra qualche anno a rimpiangerlo quando giocherà titolare in un Chelsea o in un Arsenal di turno.
Buon weekend gente!
alla prossima!
il Resca
giovedì 10 aprile 2014
FantAtletico!
Ve lo avevo detto di non perdervi le due sfide di ieri sera!
Ok, su Iris c'era "L'attimo fuggente" e su Raidue "The voice", ma non siete giustificati!
Ieri sera si è assistito ad una impresa vera e propria; dopo 6 semifinali consecutive infatti, il Barcellona di Messi e Neymar si ferma ai quarti di finale, o meglio viene fermato dall'armata Atletico Madrid, sempre più targata Simeone, l'allenatore ex Inter ha già scritto un bel pezzo di storia, considerando che i Colchoneros non raggiungevano le semifinali di Champions da 40 anni.
Una partita, quella del Vicente Calderon, che si mette subito in salita per i Blaugrana, totalmente frastornati dal dinamismo e dal ritmo della squadra di Simeone, Koke va in gol al quinto minuto, poi due pali di David Villa e altre clamorose occasioni che avrebbero condannato il Barca in largo anticipo; in realtà le occasioni per pareggiare i conti il Barcellona le ha, prima con Messi che di testa spreca da posizione favorevole e poi con Xavi che non approfitta di una delle poche distrazioni della retroguardia madridista. Il secondo tempo è tutto all'insegna del "Tikitaka" barcelloniano, tanto possesso ma pochi pericoli portati alla porta di Courtois.
Il finale è vero delirio! Al fischio finale esplode il pubblico di casa che ora può davvero sognare qualcosa di grande, anche se il primo posto momentaneo nella Liga e la semifinale di Champions sono già due risultati di gran lunga oltre le aspettative ad inizio stagione.
Lo stesso tipo di finale probabilmente lo sognava Moyes per il suo United che in terra tedesca ha assaporato per pochi minuti l'impresa. Dopo l'1 a 1 dell'andata, all'Allianz Arena il ritornello è lo stesso fin dal primo minuto; Robben, Robben, Robben e ancora Robben, ogni tanto Ribery e qualche volta Muller.
Il Manchester resiste, non si squaglia e cerca di ripartire in contropiede; una domanda: Ma Rooney dov'è finito?!, quello di ieri sera era al massimo un Nicola Ventola (con tutto il rispetto), lento, macchinoso e soprattutto privo della grinta che lo ha sempre contraddistinto; spreca un'occasione clamorosa sullo 0 a 0 che avrebbe potuto cambiare le sorti del match (forse). Irriconoscibile.
L'illusione inglese viene dalla Francia, si chiama Evra; se penso che a inizio carriera era finito al Monza mi viene da sorridere, ma a parte questo, il suo gol ieri sera (e che gol) ha fatto tremare i bavaresi, onestamente la paura è durata poco, molto poco, neanche il tempo di rendersi conto che Mandzukic riporta gli inglesi sulla terra, poi Muller, Robben, 3 a 1 e tutti a nanna.
Robben fa sempre la stessa cosa, ma come la fa lui non la fa nessuno! è un vero e proprio incubo per la difesa dello United, che giocatore!
Dunque; Bayern Monaco, Real Madrid, Chelsea e Atletico Madrid... tra queste la vincitrice della prossima coppa dalle grandi orecchie, domani i sorteggi per scoprire gli incroci, sarà ancora derby spagnolo? o sarà Josè contro Carletto? Mamma mia che spettacolo ci aspetta! I love this Cup!
Ciao gente! alla prossima!!
il Resca
Ok, su Iris c'era "L'attimo fuggente" e su Raidue "The voice", ma non siete giustificati!
Ieri sera si è assistito ad una impresa vera e propria; dopo 6 semifinali consecutive infatti, il Barcellona di Messi e Neymar si ferma ai quarti di finale, o meglio viene fermato dall'armata Atletico Madrid, sempre più targata Simeone, l'allenatore ex Inter ha già scritto un bel pezzo di storia, considerando che i Colchoneros non raggiungevano le semifinali di Champions da 40 anni.
Una partita, quella del Vicente Calderon, che si mette subito in salita per i Blaugrana, totalmente frastornati dal dinamismo e dal ritmo della squadra di Simeone, Koke va in gol al quinto minuto, poi due pali di David Villa e altre clamorose occasioni che avrebbero condannato il Barca in largo anticipo; in realtà le occasioni per pareggiare i conti il Barcellona le ha, prima con Messi che di testa spreca da posizione favorevole e poi con Xavi che non approfitta di una delle poche distrazioni della retroguardia madridista. Il secondo tempo è tutto all'insegna del "Tikitaka" barcelloniano, tanto possesso ma pochi pericoli portati alla porta di Courtois.
Il finale è vero delirio! Al fischio finale esplode il pubblico di casa che ora può davvero sognare qualcosa di grande, anche se il primo posto momentaneo nella Liga e la semifinale di Champions sono già due risultati di gran lunga oltre le aspettative ad inizio stagione.
Lo stesso tipo di finale probabilmente lo sognava Moyes per il suo United che in terra tedesca ha assaporato per pochi minuti l'impresa. Dopo l'1 a 1 dell'andata, all'Allianz Arena il ritornello è lo stesso fin dal primo minuto; Robben, Robben, Robben e ancora Robben, ogni tanto Ribery e qualche volta Muller.
Il Manchester resiste, non si squaglia e cerca di ripartire in contropiede; una domanda: Ma Rooney dov'è finito?!, quello di ieri sera era al massimo un Nicola Ventola (con tutto il rispetto), lento, macchinoso e soprattutto privo della grinta che lo ha sempre contraddistinto; spreca un'occasione clamorosa sullo 0 a 0 che avrebbe potuto cambiare le sorti del match (forse). Irriconoscibile.
L'illusione inglese viene dalla Francia, si chiama Evra; se penso che a inizio carriera era finito al Monza mi viene da sorridere, ma a parte questo, il suo gol ieri sera (e che gol) ha fatto tremare i bavaresi, onestamente la paura è durata poco, molto poco, neanche il tempo di rendersi conto che Mandzukic riporta gli inglesi sulla terra, poi Muller, Robben, 3 a 1 e tutti a nanna.
Robben fa sempre la stessa cosa, ma come la fa lui non la fa nessuno! è un vero e proprio incubo per la difesa dello United, che giocatore!
Dunque; Bayern Monaco, Real Madrid, Chelsea e Atletico Madrid... tra queste la vincitrice della prossima coppa dalle grandi orecchie, domani i sorteggi per scoprire gli incroci, sarà ancora derby spagnolo? o sarà Josè contro Carletto? Mamma mia che spettacolo ci aspetta! I love this Cup!
Ciao gente! alla prossima!!
il Resca
mercoledì 9 aprile 2014
Lezioni da Josè
Se dovessi scegliere un aggettivo per meglio descrivere la serata europea di ieri, non avrei alcun dubbio, questo aggettivo sarebbe: SPETTACOLARE.
Un'altalena di emozioni impagabile, ritmi forsennati e giocate da Top! E non c'erano ne Ibra ne CR7!
Da dove partire?
Io partirei da un'immagine, lo specialOne (per gli analfabeti di calcio, Josè Mourinho) che corre verso la bandierina dopo il gol qualificazione di Demba Bà, scene di calcio con la C maiuscola, scene che ti ricordano il motivo per cui ami alla follia questo sport. La massa blu dei tifosi del Chelsea sullo sfondo e Josè Mourinho che si getta sui suoi giocatori è un momento da pelle d'oca, anche per un anti-Mourinho come il sottoscritto.
Adesso, al di là dei sentimenti e delle emozioni, il tecnico portoghese ha dimostrato ancora una volta di essere un genio di questo sport, una partita preparata alla perfezione soprattutto dal punto di vista mentale, la squadra inglese ha lottato per tutti i 90 minuti senza sbavature o quasi; ha sempre mantenuto un'intensità incredibile, pressando in ogni zona del campo. E dire che il forfait di Hazard dopo 17 minuti sembrava un colpo troppo duro per i Blues, eppure non è stato cosi, Mou inserisce il tedesco Shuurle (poi in gol), quest'anno vero portafortuna per la sua squadra oltre che elemento di grande valore!
L'ex allenatore dell'Inter si supera (come sempre del resto) anche in conferenza stampa, a Sky che gli faceva notare come le due reti fosse arrivate da 2 cambi, Mou ha risposto dicendo: "E' culo", che sia stato culo o no, sta di fatto che il portoghese ha dato una lezione importante a Blanc e al suo PSG, una squadra molle, impaurita e ancora evidentemente non pronta per il grande salto europeo, l'assenza di Zlatan Ibrahimovic, sueppur pesantissima, non può essere un'alibi, rimandati.
Dortmund. Fine primo tempo.
Borussia 2, Real Madrid 0, gli incubi di La coruna avranno assalito Carletto Ancelotti ieri sera a fine primo tempo, nella stagione 2003/2004 infatti, il Milan di Ancelotti dopo la vittoria casalinga per 4 a 1 contro il Deportivo La coruna, perse 3 a 0 in casa degli spagnoli in modo clamoroso, gettando via la qualificazione. Senza Cristiano Ronaldo il Real sembra poca roba rispetto ad un Borussia stratosferico trascinato dal conseuto tifo memorabile. La doppietta di Reus mette i brividi ai blancos che sullo 0 a 0 sbagliano anche un rigore con Di Maria.
"Ciò che conta è che siamo tra le 4 migliori" - Cosi il Carletto nazionale chiosa ai microfoni dei giornalisti, pericolo scampato dunque per Ronaldo e compagnia che ora aspettano la vincente tra Bayern Monaco e Manchester United in onda stasera, un'atra serata da non perdere direi!
Alla prossima gente!
Il Resca
Un'altalena di emozioni impagabile, ritmi forsennati e giocate da Top! E non c'erano ne Ibra ne CR7!
Da dove partire?
Io partirei da un'immagine, lo specialOne (per gli analfabeti di calcio, Josè Mourinho) che corre verso la bandierina dopo il gol qualificazione di Demba Bà, scene di calcio con la C maiuscola, scene che ti ricordano il motivo per cui ami alla follia questo sport. La massa blu dei tifosi del Chelsea sullo sfondo e Josè Mourinho che si getta sui suoi giocatori è un momento da pelle d'oca, anche per un anti-Mourinho come il sottoscritto.
Adesso, al di là dei sentimenti e delle emozioni, il tecnico portoghese ha dimostrato ancora una volta di essere un genio di questo sport, una partita preparata alla perfezione soprattutto dal punto di vista mentale, la squadra inglese ha lottato per tutti i 90 minuti senza sbavature o quasi; ha sempre mantenuto un'intensità incredibile, pressando in ogni zona del campo. E dire che il forfait di Hazard dopo 17 minuti sembrava un colpo troppo duro per i Blues, eppure non è stato cosi, Mou inserisce il tedesco Shuurle (poi in gol), quest'anno vero portafortuna per la sua squadra oltre che elemento di grande valore!
L'ex allenatore dell'Inter si supera (come sempre del resto) anche in conferenza stampa, a Sky che gli faceva notare come le due reti fosse arrivate da 2 cambi, Mou ha risposto dicendo: "E' culo", che sia stato culo o no, sta di fatto che il portoghese ha dato una lezione importante a Blanc e al suo PSG, una squadra molle, impaurita e ancora evidentemente non pronta per il grande salto europeo, l'assenza di Zlatan Ibrahimovic, sueppur pesantissima, non può essere un'alibi, rimandati.
Dortmund. Fine primo tempo.
Borussia 2, Real Madrid 0, gli incubi di La coruna avranno assalito Carletto Ancelotti ieri sera a fine primo tempo, nella stagione 2003/2004 infatti, il Milan di Ancelotti dopo la vittoria casalinga per 4 a 1 contro il Deportivo La coruna, perse 3 a 0 in casa degli spagnoli in modo clamoroso, gettando via la qualificazione. Senza Cristiano Ronaldo il Real sembra poca roba rispetto ad un Borussia stratosferico trascinato dal conseuto tifo memorabile. La doppietta di Reus mette i brividi ai blancos che sullo 0 a 0 sbagliano anche un rigore con Di Maria.
"Ciò che conta è che siamo tra le 4 migliori" - Cosi il Carletto nazionale chiosa ai microfoni dei giornalisti, pericolo scampato dunque per Ronaldo e compagnia che ora aspettano la vincente tra Bayern Monaco e Manchester United in onda stasera, un'atra serata da non perdere direi!
Alla prossima gente!
Il Resca
martedì 8 aprile 2014
venerdì 4 aprile 2014
mercoledì 2 aprile 2014
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